Il filo di Arianna

“Il filo di Arianna” è un progetto nato durante il 2020 con il contributo della Fondazione Caript.

Il titolo del progetto sintetizza la volontà di creare un canale virtuoso che sorregga l’anziano in un percorso di uscita dalla sua situazione di vulnerabilità e solitudine.

Il progetto è nato dalla ventennale esperienza della Cooperativa a fianco degli anziani ovvero dalla

rilevazione di un bisogno crescente di cura e sostegno a favore delle persone anziane più fragili e delle loro famiglie. Il bisogno è emerso in un contesto sociale in cui aumentano progressivamente in fasce consistenti della popolazione: povertà di risorse economiche, disoccupazione, problemi legati alla casa e all’abitare. L’attuale emergenza sanitaria Covid-19 lo ha reso ancora più urgente e necessario, poiché i rischi legati all’isolamento sociale e al peggioramento della salute psicofisica di anziani e caregiver aumentano in maniera esponenziale.

Queste le sue finalità:

  1. migliorare la qualità della vita, prevenire fenomeni di cronicità e tutelare la salute;
  2. ridurre il rischio di istituzionalizzazione, sostenere i caregiver;
  3. promuovere la socializzazione, contrastare isolamento ed esclusione sociale;
  4. contribuire allo sviluppo di reti di prossimità e di un tessuto sociale più stretto (welfare di comunità).

Queste le attività:

  1. Attività professionali qualificate domiciliari volte alla prevenzione e cura del benessere psicofisico: fisioterapia, attività fisica adattata, psicologo, podologo, pet therapy, parrucchiere.
  2. Attività domiciliari indirizzate a supportare e stimolare l’autonomia: aiuto per piccole spese e/o pratiche e commissioni, aiuto per il superamento del gap tecnologico, aiuto per la deambulazione e le passeggiate all’aperto.
  3. Attività di contrasto all’isolamento e all’esclusione sociale: lettura e animazione a domicilio, laboratorio del ricordo e raccolta di storie di vita, laboratori intergenerazionali (scambi di saperi), coinvolgimento nelle attività di volontari e soggetti facenti parte della rete formale e informale comunitaria.
  4. Attività di sostegno al caregiver: psicologo, assistenza sociale, supporto nelle attività di cura attraverso le azioni progettuali.
  5. Attività per il coinvolgimento e la sensibilizzazione della comunità.