Il 3 Dicembre è la “Giornata internazionale delle persone con disabilità”, proclamata nel 1981 con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili.
Vorremmo soffermarci a riflettere su due parole, che usiamo quotidianamente, ma delle quali talvolta rischiamo di dimenticare il reale significato: DISABILITA’ e BENESSERE.
Lasciando da parte i tecnicismi sulle differenze tra disabilità, invalidità ed handicap, nella percezione di ognuno di noi una disabilità corrisponde grossomodo all’impossibilità, o comunque una grande difficoltà, nello svolgere alcune attività essenziali. Questa difficoltà può investire sia il piano fisico che quello socio-relazionale oppure, come spesso accade, entrambi.
Il benessere, la qualità della vita, letteralmente vuol dire “stare bene”, e non pensiamo possa esistere definizione più efficace.
E’ evidente che disabilità e benessere interagiscono profondamente tra di loro: dove c’è disabilità talvolta il ben-essere è minore.
In questo anno, segnato dalla pandemia, tutti abbiamo dovuto affrontare delle difficoltà, come ridurre le relazioni ed approcciarvisi in maniera diversa e limitare le attività che normalmente svolgevamo e davamo per scontate. Per molti di noi tutti questi ostacoli alla “normalità” hanno portato ad un abbassamento complessivo della qualità della vita: non siamo “stati bene”.
Nonostante ciò, ci siamo sforzati di affrontare le difficoltà, abbiamo elaborato delle strategie per fare, magari scoprendo modalità alternative, le cose che ci fanno stare bene.
Com’è evidente, le variabili in gioco sono le stesse, con le dovute proporzioni, presenti quando si convive con la disabilità, e forse questa esperienza può farci riflettere su cosa significhi davvero.
Se vogliamo leggerla come una formula matematica potremmo sintetizzarla così: B = S/D dove “B” è il Benessere e “D” è la Disabilità, “S” potrebbe essere il Supporto e fondamentalmente siamo noi, come famiglia, come amici, come comunità. Oppure come educatori, assistenti alla persona, psicologi e professionisti che lavorano con e per le persone.
Non serve essere dei laureati in matematica per capire che, per far aumentare il Benessere, il Supporto deve essere più grande della Disabilità.
Noi della Cooperativa L’Orizzonte lavoriamo da oltre trent’anni per rendere questa equazione più sostenibile per tutti i bambini, i ragazzi e gli anziani che aiutiamo❤️ con un gradito effetto collaterale sulle equazioni delle nostre vite: lavorare per il Benessere degli altri fa “stare bene” anche noi! 😊😉️